LA BIBLIOTECA DEGLI AUTORI IRPINI: LE RAGIONI DELLA SPECIFICITÀ

La Biblioteca degli Autori Irpini non è stata concepita per essere un mero contenitore di libri, funzione pur essa importante, ma un organismo vivo ed operante soprattutto in una puntuale e costante azione di valorizzazione e di diffusione delle opere partorite dalle menti operanti nella nostra Irpinia.
Questa è però soltanto una delle sfide che l’Amministrazione comunale di Lacedonia ha inteso affrontare statuendo l’istituzione, con delibera di giunta datata al luglio del 2023, della Biblioteca de qua. In maniera molto esplicita il progetto va nella direzione della piena attuazione dell’articolo 9 della nostra Costituzione, che recita «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica», nella consapevolezza, oltretutto, che anche dalla creazione di adeguati stimoli culturali dipende la qualità della vita delle popolazioni.
Dunque, altra importante funzione è, di conseguenza, quella di centro di documentazione sugli aspetti più disparati di tutti i paesi dell’Irpinia, nessuno escluso, a cominciare proprio dal capoluogo, essendo considerato ognuno dei borghi un tassello di analoga importanza rispetto a tutti gli altri nel mosaico antropico della nostra Irpinia. Ragionare in termini di autoreferenzialità dei campanili è oggi strategia largamente perdente, mentre, laddove si voglia sopravvivere all’annichilimento, occorrerebbe considerare la campagna che separa i paesi alla stregua di meri parchi urbani di una sola città che trova i suoi confini naturali in quelli con le altre province e regioni. Si tratta con tutta evidenza di un orizzonte molto distante, ma verso il quale si può e si deve procedere cominciando, come è ovvio essendo necessario creare una mentalità di tipo nuovo, proprio dalla cultura.
La Biblioteca, materialmente, è organizzata per sezioni, la qual cosa è finalizzata favorire le operazioni di ricerca da parte degli utenti.
Ognuno dei 118 comuni irpini ha il suo spazio nel quale sono raccolti i volumi che ne raccontano la storia o ne illustrano l’antropologia e che quindi sono forieri di un interesse strettamente territoriale.
L’inserimento in altre sezioni è invece determinato dalla specificità dei contenuti. Narrativa, poesia, saggistica sono quelle più corpose. Le altre, invece, riguardano branche più specialistiche dell’essere e del sapere, sempre in relazione all’Irpinia. Dunque è stata creata una sezione che concerne le specificità del culto dei santi, specialmente i patroni e i protettori; uno spazio è stato denominato “Irpini in Armi” e in esso trovano sede gli scritti sui militari nostrani, tanto biografici quanto autobiografici, i quali hanno combattuto nelle due tragiche guerre che hanno funestato il “secolo breve”, senza dimenticare quelle più datate; non manca una raccolta di pubblicazioni e cataloghi degli artisti d’Irpinia, né una concernente le opere, registrate su cd rom ma anche su vinile, dei nostri musicisti. Un’apposita ed ampia sezione è dedicata ai personaggi che hanno dato lustro alla nostra terra e a quelli storicamente più rilevanti, mentre un’altra raccoglie le pubblicazioni dialettali prodotte in Irpinia, tra le quali, importantissimi, risultano essere i vocabolari relativi agli eterogenei paesi. I linguaggi autoctoni esprimono, spesso, il genius loci dei territori, nel senso metaforico di mentalità dei luoghi, e sono finalmente addivenuti a dignità di oggetto di studio e riscoperta a fronte del sistematico tentativo di annichilimento degli stessi posto in essere nei decenni successivi all’unificazione nel tentativo di “fare gli italiani”, senza tener conto del fatto che la bellezza delle genti italiche è proprio nelle differenze antropologiche che vanno salvaguardate e conservate.
È da dire che attività non secondaria della Biblioteca sarà l’aiuto concreto a studenti di ogni ordine e grado essendo stato creato un Centro di orientamento finalizzato al contrasto all’insuccesso scolastico e al fenomeno della dispersione. La disponibilità nei confronti dei laureandi impegnati nelle ricerche per la stesura di tesi di laurea riferite ai nostri territori, in tutti i suoi aspetti, sarà massima e la fruizione dei servizi sarà assolutamente gratuita in maniera tale da offrire un concreto aiuto anche e soprattutto ai non abbienti.
Da ultimo, cosa importantissima, la Biblioteca si propone di perpetuare la memoria dei tantissimi intellettuali scomparsi ed oggi quasi dimenticati. Non è forse un caso se sul portale di una biblioteca pubblica spagnola, nella città di Murcia, si legge: «La biblioteca è il luogo ove i morti aprono gli occhi ai vivi».